Nessun Autore può essere adatto a parlare di un suo libro. Nessun Autore, almeno, che possegga ancora un minimo di decenza.

I siparietti del… son qua a presentare il mio libro… li ha inventati la televisione. Una volta,  tutt’al più, se ne rendeva conto ai processi con l’accusa di scrittura contraria alla comune morale.

Oggi questo tipo di libri nasce già best-sel­lers. Un’incombenza in meno per i tribunali, e un’accelerata in più alla ipocrita pruderie dei salotti buoni. Punto.

 

Ma noi non vediamo l’ora di abdicare all’ipocrisia e di raccontare le cose come realmente stanno. L’Editore ha acceso tre o quattro mutui per stampare questo libro, e L’Autore deve tro­vare tre o quattro buoni motivi per invitarVi ad acquistarlo. Se non ci riesce sarà costretto ad ospitare l’Editore, spesato per un anno, nella sua suite di cin­quanta metri quadri (il con­tratto è già stato siglato concordato e sotto­scritto).

Reso dovuto omaggio alla Nuda Veritas, che ogni tanto non fa male, Vi anticipo il delitto e non Vi svelo l’assassino.

Ma non è un giallo, nessuno uccide nessuno e nella trama non si aggira un maggiordomo.

C’è solo un vulcano che decide di esplodere e di seppellire un paio di città. E ci sono un paio di massacri in terra d’Oriente - ma che strano! – con legioni occidentali armate di tutto punto corse là… a portare ordine civiltà e buoni consigli.

E ci sono dei superstiti che cercano qualche risposta a qualche perché.

Non potendo attendersi alcuna verità rivelata da qualche agenzia giornalistica di turno (tirava una gran brutta aria nel Settantanove dopo Cristo per gli opinion-leader) cercano risposte indagando dentro ciò che possie­dono.

 

Solo chi vorrà leggere il libro potrà scoprire cosa possiedono Celsio e Giulia: questo è il nome dell’assassino che non mi sento di rivelare, anche perché ogni Lettore sarà li­bero di battezzarlo col nome che giudicherà più appropriato.

 

L’Autore non sa nulla di quello che può dire il suo libro, ma ne conosce soltanto tutti gli errori più segreti. (Per questo dovrebbe sempre avere la decenza di tacere). Ma per infrangere del tutto la tradizione dell’ipocrisia, di errori gravissimi e blu ve ne svelo due. Due come i due protagonisti, due come i loro nomi.

Celsio è un nome latino inesistente e di pura invenzione. E’ il grado superlativo dell’aggettivo eccelso… colui che sta più in alto di tutti. Celsio ha tutte le ragioni per essere considerato così, ma non sarò certo io ad anticiparvele.

E poi c’è l’errore-Giulia: è l’unica donna romana che ha raccontato la propria vita in prima persona.

 

POST SCRIPTUM ovvero: che c’entra il Papa con le tagliatelle al ragù?

 

Un attento e scrupoloso Lettore ha telefo­nato sdegnato e scandalizzato a Ellin Selae rivendicando l’assoluta impossibilità teore­tica di accostare i Misteri Eleusini al culto di Dioniso, cosa che è stata fatta nel sottotitolo di copertina.

Dopo la gran bontà dei cavalieri antiqui, ci mancava proprio la genialità precisa dei mo­derni Lettori per la quale, supponiamo, oggi come oggi un ebreo non dovrebbe parlare del Corano, un inglese dovrebbe ignorare il Libro Tibetano dei Morti, uno svizzero farebbe meglio a tenersi lontano dai maestri alchimisti, e un Pontefice Romano non po­trebbe mai intrattenersi col Dalai Lama magari parlando di tagliatelle al ragù… e nessuno insomma dovrebbe mai permettersi di incontrare qualcun altro.

Questo anonimo Lettore, senza averlo mai letto, ma avendone visto solo la copertina, ha miracolosamente catturato il vero contenuto del libro.

Infatti questo è un libro che si permette. Che si permette e basta. E che testardamente detesta i fili spinati di ogni forma e natura.

 

Maria Castronovo